Sono una zoologa laureata in Scienze Naturali e mi occupo di faunistica dei vertebrati, in particolare eco-etologia della fauna selvatica.

La mia storia nella scienza, però, non nasce tra gli animali, bensì tra gli ominidi. Folgorata dal concetto di evoluzione della specie umana al terzo anno di liceo, per anni il mio obiettivo è stato quello di studiarne gli aspetti concreti sul campo. L’Africa…la culla dell’umanità.

Carte geografiche, siti fossiliferi, scavi…la mia fantasia girava sempre lì, studiavo la materia per conto mio, seguivo conferenze ove possibile, poi l’iscrizione a Scienze Naturali e fu così che a ventun anni riuscii a partire per Kenya e Tanzania…sulle tracce degli antichi ominidi.

Partii cercando le radici dell’uomo tra i resti fossili e tornai cercando le radici dell’uomo negli occhi e nei gesti dei Primati. Proprio lì, in Africa, l’incontro con le scimmie segnò il mio destino. Decisi di dedicarmi allo studio dell’evoluzione umana attraverso il confronto coi Primati.

Per anni ho lavorato nella ricerca primatologica. Tre anni con un gruppo di Macaca nemestrina al Centro Ricerche Primati HSR di Milano. Quando passi tanto tempo con le scimmie non riesci più a guardare un uomo senza prima vedere l’animale che c’è in lui.

Ho lavorato in Nord Africa, nelle foreste di cedri dell’Atlante, dove le bertucce trovano rifugio dall’inaridimento progressivo del territorio.  Utilizzavamo la loro presenza come indicatore dello stato delle foreste nell’ambito di una ricerca sulla desertificazione. I monti dell’Atlante non li dimenticherò mai. Tende berbere, carbonai, capre, neve sui monti e chilometri di transetti a piedi per censire quel che resta delle popolazioni di bertuccia, unica specie del genere Macaca che vive in Africa.

Oggi sono tante le specie selvatiche che mi trovo a studiare e niente riesce a tenermi lontana da un binocolo e da ore di appostamenti per studiare gli animali che popolano il pianeta.

Collaboro col Museo di Storia Naturale di Milano da tanti anni e faccio parte del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Scienze Naturali.

Nel 1997 ho fondato, con stimati colleghi naturalisti, il Centro Studi Fauna Vertebrata “Luigi Cagnolaro”, che ha sede presso il Museo di Storia Naturale di Milano, attraverso il quale svolgo le ricerche zoologiche e del quale sono coordinatore-responsabile da diversi anni. Sono uno dei fondatori anche del Centro Studi Storico Naturalistici nell’ambito del quale mi sono dedicata a ricerche sulla presenza di orso e lupo in epoca storica sul territorio italiano.

Dal 1999 sono titolare della Darwin Ricerca e Divulgazione Naturalistica e dirigo la ricerca scientifica e la divulgazione del Parco Faunistico Le Cornelle (Bg). Sono stata per anni responsabile della divulgazione scientifica del Parco della Preistoria (Rivolta d’Adda).

Collaboro con varie università italiane in veste di correlatore di numerose tesi di laurea in Scienze Biologiche e Scienze Naturali.

Da qualche anno collaboro con artisti della Wildlife art e con fotografi naturalisti con finalità divulgative.

Sono consulente scientifico e conduttrice di vari programmi televisivi sugli animali per Rai, Mediaset e Sky.

Tutto questo mi diverte molto. Ho avuto la fortuna di fare delle mie passioni un lavoro e ho un’altra grande fortuna che è quella di riuscire sempre a stupirmi di fronte alla natura.

Nel meraviglioso caos della mia vita naturalistica si inserisce la fotografia, sia con finalità di studio che documentaristiche ma anche con finalità di appagamento artistico. Fotografo da sempre per la necessità creativa che ho dentro, la stessa, forse, che mi porta a dipingere. Fotografo quasi tutti i giorni, ma nello scatto non cerco i pixel o la definizione impeccabile…Lo scatto non lo ricerco prima, non lo progetto, mi appare davanti e click.

“La Terra è il mio manuale di studio oltre che un libro di avventure. E’ il mio romanzo preferito, anzi…il mio film d’avventura preferito, a colori, tanti e intensi colori, non in 2D o 3D ma a infinite D. Gli animali sono le telecamere sul mondo e i loro punti di vista sono diventati i miei”